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16 Maggio 2020
The Lodge (2019)
The Lodge (2019)
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CHE NE PENSIAMO:

VOTO:

3.5 out of 5 starsUn film atmosferico che capovolge alcuni preconcetti.

QUALCHE PAROLA (A CALDO):

Dopo il particolare Goodnight Mommy (2014), i registi Severin Fiala, Veronika Franz, tornano sulle scene proponendo un nuovo film The Lodge che condivide con la precedente opera alcune atmosfere e scelte estetiche.

La sequenza iniziale, attraverso l’uso simbolico della casa delle bambole, mette in scena quella che sembra essere una mise-en-abyme del meccanismo narrativo cinematografico e vuole quasi mostrare come una potenziale vita con la madre ancora viva possa continuare in modo “finzionale”.
Ma ben presto, la casa delle bambole, dal venire usata come modo per rivivere e immaginare una vita alternativa, inverte rotta come significante e acquisisce un senso distruttivo, piuttosto che creativo, diventando quasi un set per delle prove generali: come costruire una narrazione “credibile” che può portare la protagonista (e con lei lo spettatore, quindi gli altri e non i bambini stessi e creatori come era stato fino a quel punto) a credere qualcosa che sia diversa dalla realtà.

Infatti una delle cose più interessanti del film sta nell’inversione delle aspettative e dei preconcetti: sospettiamo che tutti quanti, ad un certo punto, abbiamo creduto che il padre fosse matto a lasciare i bambini con una persona che aveva avuto un trauma così violento. Giusto per poi farci rendere conto del contrario (e con esso del pregiudizio sociale che abbiamo): è la persona traumatizzata ad essere sempre la più debole e manipolabile, al punto tale che sono i bambini (e la loro narrazione fittizia) a farla uscire di senno.
Si, e’ vero che lei poi, una volta persa, per cosi dire, uccide il papà e con ogni probabilità anche i bambini: ma sono le catene della causa ad essere interessanti e con loro i mille pregiudizi che tuttora si hanno riguardo le malattie mentali.

C’è stato, nel mondo, un certo gridare al miracolo per un film come Joker, che in un certo senso e in maniera ben più esplicita e forse grossolana, metteva in scena delle catene causa-effetto per certi versi simili (intendiamo chiaramente “alla larga” – non vogliamo spingere troppo il piede sull’acceleratore di questo tipo di lettura).
Un film come The Lodge, lo fa in maniera ben più sotterranea e sottile e di conseguenza sembra essere addirittura più vicino alle dinamiche reali e nascoste (nonostante l’aura “irrealistica” che il linguaggio visivo restituisce) che spesso e volentieri cerchiamo di tener fuori dal nostro sguardo.

PRO:

  • L’atmosfera: ogni elemento del linguaggio visivo contribuisce al portato di tensione ansiosa (le carrellate, le sfocature all’interno della casa delle bambole, le inquadrature sui quadri, la scelta del setup).
  • Tema del rimpiazzo (percepito) di un genitore e il rifiuto.
  • una certa ambiguità che forse premette una seconda visione per capirne tutte le sfaccettature (la pistola ad inizio e fine).

CONTRO:

  • Un film su una casa abbandonata nel nulla. Hmm.
  • Si, il padre è un personaggio piuttosto ridicolo.
  • Forse ai registi è piaciuto un po’ troppo Hereditary – prendendone a prestito alcuni elementi sia di linguaggio audiovisivo/concettuali e di set design.
  • A tratti, la narrazione potrebbe coinvolgere lo spettatore un po’ di più nei processi mentali della protagonista, anziché mostrarne solo il lato onirico (che a volte risulta anche un po’ pigro in termini di inventiva).

Che ne pensi di questo film? Lascia un commento sotto e parliamone.

Per leggere altre schede su film simili a questa, visita la sezione dedicata.

O, se invece di qualche parola a caldo su un film che abbiamo visto, cerchi qualcosa di più approfondito (come l’analisi di film e tecniche), dai un’occhiata alla nostra pagina “Analisi“.


INFO SUL FIM:

The Lodge (2019) Drama, Horror, Thriller | 108min | 16 January 2020 (Italy) 6.1
Director: Severin Fiala, Veronika FranzWriter: Sergio Casci, Veronika FranzStars: Riley Keough, Jaeden Martell, Lia McHughSummary: A soon-to-be-stepmom is snowed in with her fiance's two children at a remote holiday village. Just as relations finally begin to thaw between the trio, strange and frightening events threaten to summon psychological demons from her strict religious childhood. Written by Callum Price

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