David Fincher – MANK
- Aspetto audiovisivo (il suono processato come all’epoca/le scelte di regia).
- Recitazione.
- L’attualità mascherata – le elezioni del film cosa richiamano? Il “potente” chi ci ricorda?
- La posizione etica che vuole sollecitare e la responsabilità individuale.
- Molte persone lamenteranno il fatto che il film è fatto per chi conosce la storia del cinema. Falso. È fatto per chi è interessato alla lotta e alla compenetrazione tra arte e potere che, in ultima istanza, è propriamente umana ed esistenziale.
Quindi lo consigliamo?
Assolutamente sì.
Si tratta di un film che è stato creato con una cura eccezionale dei dettagli. Gli amanti dei film classici riconosceranno molti elementi di quel tipo di cinema, ma anche coloro i quali non sono magari così interessati alla “storia del cinema”, saranno in grado di riconoscere il grado di modernità del film di David Fincher.
“Mank” infatti, parla di arte e potere, di menzogna e verità, di allegoria e realismo, tutto seguendo una narrazione precisamente studiata e legata a doppio filo proprio con il film del quale segue la gestazione: “Quarto Potere”.
Trailer del film:
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