CHE NE PENSIAMO:
VOTO:
– Un film interessante che rimescola alcune carte di genere.
QUALCHE PAROLA (A CALDO):
Freaks è un interessante film del 2018 che trova ragion d’essere nella commistione di generi diversi: mystery, thriller, drama, ma anche quel genere campione d’incassi che vede la presenza di uomini (o quantomeno esseri dalla forma umana) con super-poteri.
Con degli echi lontani che sembrano provenire da The Twilight Zone, Freaks è un film che guida lo spettatore attraverso stati d’animo completamente diversi. Assume la prospettiva del “diverso” e spinge l’acceleratore sul piano sociale e sulle conseguenze della “caccia” al diverso rendendo conto di come questa condizione (quella di essere “cacciati”) renda necessarie la chiusura nei confronti dell’esterno e una forma di subalternità alla normale vita sociale. Il film riesce ad essere piacevole nonostante le grida insopportabili della piccola Chloe (la bravissima Lexy Kolker).
Crediamo che il tratto più forte di questo film sia nel fatto che, a fronte di un budget veramente risicato, riesce a ridefinire il genere dei supereroi: infatti, dimostra con paradossale semplicità che un film tale non deve essere necessariamente invaso da effetti speciali e che può invece basarsi su una storia più interessante per raggiungere un livello comunicativo più ampio rimanendo allo stesso tempo volto al concetto chiave di genere dell’intrattenimento (un esempio simile, finanche più riuscito, può esser fatto con l’italianissimo Lo chiamavano Jeeg Robot).
Invece, quello che non ci convince del film è il suo finale: laddove il tratto narrativo più interessante sembrava essere la specificità e la diversità della bambina (all’interno del contesto già-ampiamente-diverso) e la conseguente necessità di salvarla ad ogni costo, il fatto che la mamma sia a tutti gli effetti qualcosa di molto simile a Superman (finora il film aveva usato “sfumature” diverse in termini di superpoteri) rende concettualmente più debole il film e in ultima istanza lo svuota dal conflitto che fino a quel punto aveva tentato di costruire.
PRO:
- Inventiva.
- Mix di generi.
- Il “diverso”.
- The Twilight Zone?
CONTRO:
- Finale.
- Il diverso come colui che ha dei poteri per nascondere l’allegoria sociale? Voler stare un po’ con due piedi in una scarpa?
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