Ruben Östlund – Turist (it. Forza Maggiore)
- La messa in scena e la regia.
- Sound Design
- Un tipo di cinema che, seppur rompendo con le produzioni contemporanee, non sposta molto in avanti l’equilibrio del linguaggio audiovisivo.
Quindi lo consigliamo?
Sì.
Due parole sul film.
Turist (trad. it. “Forza Maggiore”) è un film diretto da Ruben Östlund che, partendo da una critica ad una certa forma di turismo borghese, approda ad una ben più feroce disamina del concetto di famiglia e del ruolo maschile all’interno di essa, del suo rapporto con il femminile e infine degli stereotipi rappresentativi di genere.
Si tratta sicuramente di una pellicola girata ottimamente (tendenza a risolvere una scena con il minor numero di inquadrature), con un ottimo sound design (es. la scena dove il rumore del tappeto mobile offre un vero e proprio ritmo), un discreto livello di recitazione e interessantissimi spunti narrativi (spesso offerti nel sottotesto).
L’idea di giocare infatti con il non detto, soprattutto nella prima parte del film, risulta vincente proprio in quegli spezzoni del film in cui lo spettatore sa che quello che ha visto è troppo grande per poter rimanere inespresso, eppure i personaggi sembrano quasi far finta di nulla, per poi giungere, in maniera esplosiva, al fulcro del discorso. Questa suspense, per certi versi quasi Hitchcock-iana, che aiuta tutta la prima parte del film, accompagna poi lo spettatore verso una posizione scomodissima, solleticato intelligentemente a più riprese dal film riguardo temi come ad esempio la bugia, la mistificazione della realtà o anche la vergogna sociale.
Ogni scelta estetica (ma anche narrativa) ha una motivazione espressiva – e la forza del film sta nel fatto che non tutte vengono necessariamente esplicate. Le immagini che vedono la famiglia smarrirsi nel “bianco” della neve, per poi finalmente ritrovarsi hanno una forte valenza simbolica, sebbene, anche dopo la fine del film ci si interroghi ancora se la scelta del protagonista sia stata quella giusta o meno.
Turist è decisamente tra i film più interessanti del 2014 perché riesce abilmente a coniugare una tendenza al drammatico a un gusto surreale e, in alcuni punti, grottesco che lo rende godibilissimo e riesce a farlo senza mai forzare il sottotesto nel testo del film.
In fondo alla pagina trovate il trailer per decidere da voi se guardarlo o meno.
Citazione dal film
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Trailer:
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