Nia DaCosta – Candyman
- Film che evita tecniche stantie del genere come jump scares e facili opzioni di messa in scena.
- Discorso sulla condizione sociale.
- Il linguaggio audiovisivo è superficiale: seppur il film intende attaccare gli stereotipi della società si rifugia poi in un linguaggio audiovisivo pienamente di norma.
Ne consigliamo la visione?
Si tratta decisamente di un film horror atipico e intelligente, quindi sì.
Due parole sul film.
Candyman approccia la questione afro-americana negli USA dal punto di vista giusto: la narrazione si sviluppa secondo un arco metaforico (sebbene più volte esplicitato) che lo rende un film assolutamente piacevole e che stuzzica la mente dello spettatore.
Il legame indissolubile tra il “Say his name” per l’apparizione del Candyman apparire e il “Say his name” che si rivolge alla tragica vicenda di George Floyd è pienamente riuscito e funziona perfettamente. È quì, infatti, che si situa il tema più interessante della pellicola: l’apparente “innocenza” di quelli che, allo specchio, chiamano il nome del Candyman, colpevoli anch’essi, secondo il film, di sfruttare l’immagine per rendersi partecipi di un movimento a cui prendono parte non per cambiare la situazione sociale, bensì per apparire parte di un qualcosa. Si tratta di un vero colpo alla cultura dell’immagine dei social media, all’assenza di presa di coscienza di una parte di popolazione che quindi appare, ma non partecipa fino in fondo.
Dove invece il film è piuttosto piatto è nella forma: se è vero che la forma è il contenuto (e viceversa), il linguaggio del film è troppo appiattito su una norma estetica che, seppur bene affrontata (nonostante qualche errore e un po’ di echi derivativi Kubrickiani), lo rende precisamente parte di una norma estetica che “appare”, ma anch’esso non partecipa e non ispira un cambiamento. Si tratta forse di un vero e proprio accartocciamento che rende la pellicola piacevole, indubbiamente, ma allo stesso tempo banale e non stimolante.
“Allora, lo guardo o non lo guardo?”
Beh, adesso sai cosa ne pensiamo noi, ma se sei ancora indeciso, dai un’occhiata al trailer per decidere da te se guardarlo o meno.
Ora, se sei convinto, non ti resta che guardarlo, oppure se l’hai già visto e hai qualcosa da dire riguardo questo film, lascia un commento alla fine della pagina ed esprimi tutto quello che vuoi riguardo la pellicola. Su questo sito, siamo sempre contenti di ospitare opinioni altrui sul cinema e perché no, aprire un dibattito se non sei d’accordo con noi.
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