Apocalypse Later, please! è una sezione nuova di questo sito che intende, in questi tempi particolari, offrire un consiglio su che film guardare: oggi “WALL-E”
Premessa su questa nuova “rubrica”.
In questi tempi complicati, difficili e senza precedenti che prescrivono un tempo (al momento ancora indefinito) di isolamento e di chiusura all’interno delle proprie case, abbiamo pensato che avremmo potuto suggerire modi per usare questo tempo cercando di capovolgere la sensazione “apocalittica” che al momento avvolge di nebbia le nostre vite. Proveremo a trasformarla in qualcosa che possa farci pensare, anche ridere, “esorcizzando” la paura e le angosce.
Ogni giorno (o quasi) – sperando di mantenerci sani ancora a lungo [diavolo, questa è esattamente quella sensazione, quel pensiero che stiamo cercando di “esorcizzare”] – vi scriveremo di un film che per un motivo o per un altro ci sembrerà interessante da guardare o riguardare e che ha a che fare (anche se magari solo metaforicamente) con il concetto di Apocalisse (e le misure prese), così come trattato al cinema. Speriamo che possa aiutarvi a passare il tempo e chissà magari anche a farvi una risata – possibilmente spoilers free.
Il film di oggi: WALL-E
Post-apocalisse.
WALL.E: WALL-E.
WALL.E e EVE in “WALL-E”
EVE: WALL-E?
[ridacchia]
EVE: EVE.
WALL.E: [provando a pronunciarlo] Eeee…
EVE: EVE.
Il film che oggi consigliamo di vedere, per la nostra rubrica Apocalyse Later, please! è Wall-E, un’opera che si potrebbe definire post-apocalittica.
In un futuro distante, ma non totalmente irrealistico, gli uomini hanno lasciato la Terra perché coperta di spazzatura lasciata dal consumismo sfrenato e dall’acquisto di prodotti della multinazionale Buy N Large [appunto, non così irrealistica come cosa].
Wall-E è un robot creato per ripulire la Terra dai detriti che l’uomo ha lasciato dietro di sé. Wall-E è solo sul pianeta, ad eccezione di uno scarafaggio che gli fa da “compagno”, fino a quando EVE (un altro robot) arriva sulla Terra, mandata dagli umani, per trovare tracce di vita ed il segnale che il pianeta è di nuovo abitabile.
Cosa succede dopo? Beh, guardate il film e scopritelo.
Il tono del film.
Il film è un prodotto Disney e Pixar ed ovviamente è un film d’animazione. Uscito nel 2008, si tratta di una piccola gemma delicata, la cui narrazione utilizza molto i tropi emotivi e lo fa sfruttando molti degli insegnamenti proveniente dal cinema “muto” delle origini.
Si sviluppa secondo un arco narrativo che vede disegnare la condizione della solitudine, la scoperta dell’amore e la difesa di questo amore, ammutinamenti e accuse di “Contaminazioni Straniere”. Insomma un racconto piuttosto contemporaneo che si basa allo stesso tempo su narrative utilizzate anche dalle storie più antiche create dall’uomo. Ecco il trailer:
Perché proprio questo film?
Semplice, in un momento come questo, di riscoperta sul posto dell’umanità in questo mondo, sulle dinamiche di vicinanza rispetto ad altre persone, di ragionamento su quello che stiamo facendo a questo pianeta e di sensazione di costante allarme riguardo quello che ci circonda, cosa c’è di meglio che riscoprire chi siamo, tramite una storia delicata, d’amore.
Nel film infatti, capiamo ben presto che Wall-E e EVE (il nome EVA ha ovviamente un notevole carico simbolico) non rappresentano robot, ma rappresentano noi, con il nostro carico di errori, ma anche di affetti.
Guardarlo aiuta a riscoprire le proprie emozioni e, in un momento come questo, non fa altro che farci pensare, ancora una volta, che la fine del tunnel non può esser così distante se ricordiamo chi siamo e da dove veniamo – in questo caso tramite un ritorno (d)al futuro.
Non sapete che film guardare stasera? Per suggerimenti, date un’occhiata al nostro Dizionario dei film.
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