Cos’è successo il 21 luglio nel mondo del cinema.
Il 21 luglio del 1955, nasce in Ungheria, il regista e sceneggiatore Béla Tarr.
Uno scultore del tempo cinematografico, al pari di un maestro come Tarkovskij, Béla Tarr è l’artefice di uno dei film narrativi recenti più lunghi e più riusciti della storia del cinema: “Sátántangó” che ha una durata di circa 439 minuti. Si tratta di un’opera, certamente difficile per gli appassionati del cinema dei 90 minuti, ma che raggiunge una profondità e mostra una capacità linguistica audiovisiva assolutamente impareggiabile.
I suoi movimenti di macchina controllati e strutturati con precisa cognizione e la sua tendenza all’utilizzo di long takes sono la sua firma in calce alle sue opere. La bellezza si sprigiona nel movimento, nel tempo che si dipana e si apre aderendo alla vita reale in quello che è un cortocircuito estetico di una bellezza che è più unica che rara.
Agli inizi della sua carriera, Béla Tarr veniva visto come filmmaker di “cinema sociale”, con l’obiettivo di raccontare storie di persone ordinarie incastrate in dinamiche mondane, ma con il passare del tempo e il crescente pessimismo che lo stato del mondo induceva nel suo impianto ideologico, i suoi film hanno cominciato ad essere sempre più oscuri e a dipingere personaggi sempre più cinici.
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???? Nella foto: Béla Tarr (CC BY-SA 3.0: FOTO:FORTEPAN / Rádió és Televízió Újság)
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