CHE NE PENSIAMO:
VOTO:
– Un film quasi distopico che ha dei picchi piuttosto esilaranti.
QUALCHE PAROLA (A CALDO):
Delicatessen è una commedia (con svolte leggermente horror) distopica e forse un tantino troppo farsesca, che sfrutta sapientemente la forma del linguaggio visivo e della colonna audio, per creare dei momenti esilaranti che prendono ispirazione dal lavoro di Jacques Tati (ad es. Playtime) e personaggi che hanno tratti presi in prestito dal cinema dei fratelli Coen.
C’è in alcuni momenti una saturazione eccessiva di inquadrature (spesso si ha la sensazione che le scene siano state coperte finanche da troppi angoli), ma il montaggio riesce a tener tutto organizzato ed ordinato senza spettacolari capitomboli.
In un certo senso si tratta di un film quasi “episodico” sebbene la storia sia piuttosto “lineare”. Non intendiamo questo come un limite, ma semplicemente per sottolineare che si tratta di una forma di cinema leggermente diversa (e molto europea), nella quale la concatenazione di eventi non è così serrata come in certo cinema hollywoodiano (e di cui i Coen sono infatti un’eccezione) ed è sicuramente servito a Jean-Pierre Jeunet per preparasi al successo di Amelie.
Se vi consigliamo di guardarlo? Assolutamente si.
PRO:
- Il montaggio e l’uso della colonna sonora.
- Il ritmo.
- Gli spunti poetici.
- Gli spunti comici.
- Credit sequence.
CONTRO:
- Un uso inconsulto di angoli ed inquadrature che probabilmente hanno mandato il montatore all’ospedale.
Che ne pensi di questo film? Lascia un commento sotto e parliamone.
Per leggere altre schede su film simili a questa, visita la sezione dedicata.
O, se invece di qualche parola a caldo su un film che abbiamo visto, cerchi qualcosa di più approfondito (come l’analisi di film e tecniche), dai un’occhiata alla nostra pagina “Analisi“.
INFO SUL FIM:
Photos
See all photos >>