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16 Maggio 2020
Shutter Island (2010)
Shutter Island (2010)
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CHE NE PENSIAMO:

VOTO:

4.5 out of 5 starsUn film che ingaggia una sfida con lo spettatore a colpi di twists.

QUALCHE PAROLA (A CALDO):

Shutter Island, ovvero l’isola che serra come fanno le persiane o le serrande, trova il suo interesse narrativo nell’esplorazione dei meccanismi della paranoia e il modo in cui questi regolano l’apprendimento e il ricorso ai meccanismi di difesa.
L’isola è letteralmente un luogo simbolico che schiaccia il protagonista sotto il peso del sospetto e del dubbio: il dubbio che non vogliano lasciarti andare via, il dubbio che ci sia un esperimento in corso, il dubbio che qualcuno voglia farti credere matto per tenerti legato e chiuso oppure il dubbio ultimo che le persone vogliono farti credere di non essere chi credi.
Tutto, sempre e comunque, che sposta la verità sempre più lontano (e più irraggiungibile) dall’essere scoperta – ne esista una?

La maestria e dunque la vera pennellata d’autore sta, almeno dal punto di vista narrativo, nel tenere bene nascosta la vera svolta fino all’ultimo, nell’inondare di possibili appigli e provocare una serie di reazioni nello spettatore volte a cercare di trovare possibili conferme o meno alle nuove teorie “paranoiche” che di volta in volta vengono create. Se Jean-Pierre Melville parlava dell’autore di un film come di un paranoico, Scorsese fa di tutto per dimostrare che è lo spettatore (ed il processo spettatoriale) ad esserlo.
Fino all’ultimo twist, che in effetti poi rappresenta la scelta (in fondo tutti facciamo sempre delle scelte anche in presenza di paranoia – credere o non credere?) e non la coercizione. Una scelta che consiste nel voler impersonare una “brava persona” e morire (simbolicamente tramite lobotomia) come tale, piuttosto che continuare a vivere con la consapevolezza di essere stato “un mostro”.

Questa scelta però, per quanto noi crediamo coscientemente effettuata dal protagonista (l’ultima battuta di questo film è incredibilmente ambigua e fortemente risonante e non ci meraviglieremmo di trovare analisi alternative a questa nostra convinzione), è presente, sottilmente, nel corso di tutto il film: basta confrontare le scene “immaginate” dal personaggio di DiCaprio con le scene invece “ricordate”. Teddy fa di tutto per trovare rifugio e spiegazione nella “fantasia”, anziché nella cruda e brutale realtà (con qualche sfortunato spill).

Come ultima nota, infine, lo shutter è anche quel meccanismo del dispositivo della macchina fotografica (otturatore) che permette alla luce di entrare e ad immagini di essere impressionate (sulla pellicola) o rielaborate dal sensore (digitale).
Questo chiaramente apre la porta ad una lettura del film libera di spaziare anche in senso metariflessivo: e allora perché non credere che Scorsese, tramite la sua narrazione e la messa in scena di un “mondo migliore”, sebbene non reale, voglia consigliarci di rifugiarci (in maniera completamente paranoica) in un mondo “alternativo”, “fantastico”, “sognato” – il cinema – per riscoprirci migliori di quel che realmente siamo nella nostra vita quotidiana?

PRO:

  • Bravura e maestria narrativa nel tenere i fili e giocare apertamente con lo spettatore.
  • Gli attori ed i personaggi. Si tratta di un lavoro di messinscena assolutamente perfetta.
  • Ad una seconda visione rivela dei piccoli indizi.
  • Le sequence immaginifiche rivelano influenze che spaziano nella storia del cinema e che includono tra gli altri chiari cenni a Fellini e Kurosawa (in particolar modo quello di Dreams – nel quale Scorsese interpreta Van Gogh).

CONTRO:

  • Ovviamente parliamo di un film che a noi è piaciuto particolarmente, ma la cui completa e totale originalità andrebbe probabilmente discussa.
  • Per noi non è un contro, ma per qualcuno potrebbe esserlo (speriamo di no, ma bisogna essere realisti al giorno d’oggi): come molti film di questo tipo che offrono una sorta di puzzle (sebben meno estremi di alcuni casi come Lola Corre o Memento per fare due titoli al volo) questo è un film da guardare ed osservare con attenzione.

Che ne pensi di questo film? Lascia un commento sotto e parliamone.

Per leggere altre schede su film simili a questa, visita la sezione dedicata.

O, se invece di qualche parola a caldo su un film che abbiamo visto, cerchi qualcosa di più approfondito (come l’analisi di film e tecniche), dai un’occhiata alla nostra pagina “Analisi“.


INFO SUL FIM:

Shutter Island (2010) Mystery, Thriller | 138min | 5 March 2010 (Italy) 8.1
Director: Martin ScorseseWriter: Laeta Kalogridis, Dennis LehaneStars: Leonardo DiCaprio, Emily Mortimer, Mark RuffaloSummary: In 1954, up-and-coming U.S. marshal Teddy Daniels is assigned to investigate the disappearance of a patient from Boston's Shutter Island Ashecliffe Hospital. He's been pushing for an assignment on the island for personal reasons, but before long he thinks he's been brought there as part of a twisted plot by hospital doctors whose radical treatments range from unethical to illegal to downright sinister. Teddy's shrewd investigating skills soon provide a promising lead, but the hospital refuses him access to records he suspects would break the case wide open. As a hurricane cuts off communication with the mainland, more dangerous criminals "escape" in the confusion, and the puzzling, improbable clues multiply, Teddy begins to doubt everything - his memory, his partner, even his own sanity. Written by alfiehitchie

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