#ArchivioCinema: cos’è successo il 14 luglio nella storia del cinema.

Cos’è successo il 14 luglio nel mondo del cinema.

Il 14 luglio del 1918, nacque a Uppsala, in Svezia, uno dei più grandi registi di tutti i tempi: Ingmar Bergman.

Dal talento sconfinato che viaggiava tra cinema e teatro, Ingmar Bergman ha raggiunto delle vette estetiche nel cinema che non sono mai più state raggiunte. Film come “Persona”, “Det sjunde inseglet” (Il settimo sigillo”), “Smultronstället” (“Il posto delle fragole”), “Viskningar och rop” (Sussuri e Grida”), “Fanny och Alexander” (“Fanny e Alexander”), “Nattvardsgästerna” (“Luci d’inverno”) – e potremmo ancora andare avanti per molto – sono film non solo di una bellezza, di un’introspezione e complessità uniche, ma siamo convinti del fatto che non averli visti dovrebbe essere considerato un crimine contro l’umanità.

Bergman è un autore complesso, totale, con una conoscenza unica del linguaggio cinematografico e un controllo della macchina da presa che difficilmente si potrà mai ripetere nella storia del cinema. Tra i più fini creatori di personaggi femminili unici e complessi, nei suoi film si possono rintracciare le influenze del cinema svedese delle origini (Victor Sjöström – che poi userà come attore per “Il posto delle fragole”), la scrittura di E.T.A. Hoffmann e Strindberg, gli studi di Freud, un gusto visivo assolutamente impeccabile, tutto infarcito in una verità di fondo, restituita dagli eventi autobiografici che era solito punterellare in alcuni sprazzi delle sue pellicole.

Ingmar Bergman è stato il cinema, nelle sue forme artistiche più imponenti: viva il cinema, viva Bergman.

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???? Nella foto: Ingmar Bergman (in primo piano) e Sven Nykvist (sullo sfondo). (Public Domain)

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